Quando dieci anni fa ero owner del sito strie.it avevo dedicato una sezione all’alimentazione con piante spontanee, detta anche fitoalimurgia, oggi meglio conosciuta con il nome più mainstream di foraging.
L’articolo che segue fu già pubblicato nel vecchio sito e lo ripropongo qui ora sostanzialmente immutato.
Stellaria Media (L)
Nomi popolari: Paperina, Centocchio comune, Budellina, Mordigallina, Galinella, Passrina, Pavarina, Centone, Paverina, Paverana. In inglese chickweed.
Detta anche Centonchio o Centocchio, la Paperina è un’erbetta molto poco appariscente e spesso passa inosservata. In realtà ha il pregio di crescere ovunque e per tutto l’anno, anche durante l’inverno.
Ha delicate foglie ovate e opposte, verdi chiaro e minuscoli fiorellini bianchi che si schiudono a ripetizione durante tutte le stagioni. I semini che seguono sono molto piccoli, ma un tempo venivano raccolti per essere macinati insieme ad altri semi nelle farine domestiche.
Come molte piante, i suoi fiori si schiudono solo se il tempo è buono.
Gli usi erboristici della Paperina sono molti: usata prevalentemente fresca o essiccandola velocemente all’ombra in luoghi ventilati, è utile per i disturbi di stomaco, l’intestino pigro e nutre nelle convalescenze; è stata usata per le anemie, le tubercolosi, l’artrite probabilmente per le caratteristiche diuretiche. In tal senso è anche un ottimo dimagrante.
Elimina le congestioni di fegato, reni, polmoni; è rinfrescante, disinfiammante, decongestionante.

Genere: Femminile
Segni e Pianeti: Luna.
Elemento: Acqua
Poteri magici: riti d’amore per creare o tenere una relazione.
Pianta fresca: cataplasmi di pianta fresca pestata o succo una parte in 4 parti di acqua, per problemi di pelle (acne, ferite, piaghe), infusi al 3-5%, da 2 a 3 bicchieri al giorno (vedi Glossario erboristico – prossimamente).
In cucina: fresca in insalata, nelle minestre, nelle frittate.
Coltivazione: cresce spontanea in terreni ricchi e mediamente soleggiati. Ama comunque un po’ di umidità. Cresce anche in vaso. È un’infestante.
ATTENZIONE: non confondetela con la Mordigallina (Anagallis Arvensis), molto simile ma con fusto quadrangolare, puntini violacei sotto la foglia e soprattutto piccoli fiori rossi e non bianchi. L’Anagallide a grandi dosi può provocare fenomeni di avvelenamento.
Quando si consuma un’erba selvatica per la prima volta è sempre bene cominciare con quantitativi molto bassi per assicurarsi di non avere allergie o incompatibilità personali con l’alimento.
LA STELLARIA IN CUCINA
FRITTATINE DI PAPERINA
Una bella manciata di pianta fresca, un uovo a persona, sale, olio extravergine d’oliva.
Tritare la paperina con la mezzaluna, unirla alle uova e al sale e sbattere bene affinchè il composto si amalgami.
In un padellino mettere sufficiente olio per friggere, con un mestolino far cadere due porzioni di composto, tanto da ottenere una frittatina singola. Cuocere da entrambi i lati e ripetere l’operazione per ogni persona.
Se il composto è molto denso si può allungare con latte.
Servire le frittatine sia calde sia fredde. Sono molto gustose.
La paperina ha il vantaggio essere reperibile anche in pieno inverno e di conservarsi bene e a lungo in frigorifero se avvolta in un panno umido.
Ti ricordo che se vuoi altre ricette sostenibili e legate al rapporto sacro con la Terra e la tradizione, le troverai nella categoria cucina rituale.
© 2008 – 2021 Testo di Micaela Balice
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Immagini: fotografie originali dell’autrice
Bibliografia:
AAVV, Le Erbe, Fabbri Ed., 1994
CUNNINGAM SCOTT, Enciclopedia della piante magiche, Mursia, 1992
MATTIROLO ORESTE, Phytoalimurgia Pedemontana, 1918
POMINI LUIGI, Erboristeria italiana, Minerva Medica, 2000
ROSATI ADOLFO, Le più note piante spontanee di stagione, in “Vita in Campagna” 6/2005, pag. 59
JEAN VALNET, Cura delle malattie con ortaggi, frutta, cereali e argilla, Giunti, Firenze, 1987